Vediamo se riesco a sintetizzare, cosa che mi riesce raramente essendo notoriamente logorroico.
Sono nato nell'ormai lontano 1976 a Roma. Sui primi 25 anni di vita poco da dire, elementari, medie, liceo, amici, birra, informatica, chitarra elettrica e concerti dove capitava.
A 25 ho fatto il servizio civile come operatore presso due Cooperative Sociali, ASAL - Associazione Studi America Latina e Armadilla rimanendo dentro quest'ultima anche dopo i fatidici 10 mesi.
Utilizzando le mie competenze informatiche ho realizzato siti web, portali e materiale cartaceo per importanti progetti sociali come Drop the Debt per la cancellazione del debito dei paesi del Terzo Mondo (sì, proprio quella di Bono Vox) ma anche per gli Eurosservatori, per ONG come Movimondo e chi più ne ha più ne metta, tanto non ci offendiamo.
Nel sociale ho operato anche al di fuori del settore informatico con progetti come Arime creato con l’obiettivo di contribuire a debellare due malattie del sangue molto diffuse nell’area mediterranea, la talassemia e la leucemia.
Mentre ho fatto tutto questo per circa 12 anni, ho continuato il mio lavoro di informatico (che faccio tutt'ora) anche al di fuori del campo del sociale ma soprattutto ho iniziato a dare un seguito alla passione per la fotografia.
Scansata la macchinetta trovata nel Dash che ho iniziato a usare nel 1994 per fare le primissime cose, ho comprato una Canon EF coniugando le foto all'altra passione che purtroppo mi perseguita, quella dei treni.
Da allora, con un crescendo che non esiterei a definire rossiniano, ho iniziato a fotografare qualsiasi cosa, per la gioia di coloro che venivano ritratti e a scrivere articoli e libri sui treni corredati dalle fotografie da me medesimo realizzate.
Per fare ciò ho iniziato a viaggiare e non ho più smesso. L'Europa l'ho girata praticamente tutta, anche dove sarebbe stato meglio non andare e ho iniziato ad "aggredire" Africa e Asia.
Dal 1997, anno in cui ho iniziato, fino a oggi, ho pubblicato foto su un bel po' di riviste, libri, giornali, siti web e supporti che non esistono nemmeno più. Mi annoio io stesso ad elencarli tutti, ma dovendo dare qualcosa in pasto a chi legge (ma soprattutto al mio ego) li pubblicherò in un'altra pagina.
Come se tutto questo non bastasse, dormendo poco sin da quando sono nato e avendo quindi parecchio tempo a disposizione, ho tirato su portali di argomento ferroviario. Il primo, oggi chiuso, si chiamava Il lato oscuro della Ferrovia e trattava di incidenti ferroviari, accantonamenti, demolizioni e via discorrendo. Argomenti leggeri, insomma.
Fu un successo inaspettato visto che fu recensito da MediaMente, Internet News e venne a casa ad intervistarmi Studio Aperto quando il web, siamo nel 1997, in pochi sapevano cosa fosse. Ok, Studio Aperto non è un gran vanto, però quello venne.
Dal 2004, poi, ho avviato Ferrovie.Info, un portale di trasporti, viaggi e turismo che gestisco tutt'ora assieme ad una gallery specifica FotoFerrovie.Info e a un canale YouTube in tema.
Considerato che mi sono stancato io di scrivere, non oso immaginare quanto voi di leggere, per cui direi che possiamo concluderla qua.